DECRETO DIGNITA’ IN VIGORE DAL 14 LUGLIO 2018 circolare 05-2018
Il dl 12 luglio 2018, n°87, con le “Misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese”, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 luglio 2018, pertanto è entrato ufficialmente in vigore dal 14 luglio 2018, e contiene le seguenti misure:
- limitare l’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, riservando la contrattazione a termine ai casi di reale necessità da parte del datore di lavoro. Si prevede che, fatta salva la possibilità di libera stipulazione tra le parti del primo contratto a tempo determinato, di durata comunque non superiore a 12 mesi di lavoro in assenza di specifiche causali, l’eventuale rinnovo dello stesso sarà possibile esclusivamente a fronte di esigenze temporanee e limitate.
- la durata complessiva del contratto a termine scende da 36 a 24 mesi, con la possibilità di proroghe che passa da cinque a quattro;
- aumento dello 0,5% del contributo addizionale – attualmente pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, a carico del datore di lavoro, per i rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato – in caso di rinnovo del contratto a tempo determinato, anche in somministrazione;
- aumento del 50% delle indennità per i lavoratori licenziati illegittimamente; da un minimo di 4 ad un massimo di 24 mensilità si sale ad un minimo di 6 ad un massimo di 36 mensilità;
- cancellazione delle società sportive dilettantistiche con finalità lucrative e della relativa disciplina;
- salvaguardare i livelli occupazionali e contrastare la delocalizzazione delle aziende che abbiano ottenuto aiuti dallo Stato per impiantare, ampliare e sostenere le proprie attività economiche in Italia;
- contrastare il fenomeno della ludopatia, vietando la pubblicità di giochi o scommesse con vincite in denaro;
- introdurre misure in materia di semplificazione fiscale, attraverso la revisione dell’istituto del cosiddetto “redditometro” tramite un nuovo decreto;
- il rinvio della prossima scadenza per l’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute (cosiddetto “spesometro”);
- abolizione dello split payment per le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni dai professionisti i cui compensi sono assoggettati a ritenute;
In generale, le novità valgono per i nuovi contratti ma anche per rinnovi o proroghe di contratti in corso; si rimane pertanto in attesa di ulteriori precisazioni in merito alla previsione di un’eventuale periodo transitorio.